Diamo voce alla LegalitÃ
Il 26 maggio scorso, in ricordo della “Strage dei Capaci” e della morte del giudice Giovanni Falcone avvenuta 25 anni fa (il 23 maggio 1992), le classi 3^C e 3^D dell’Istituto Comprensivo "Pascoli-Cappuccini", in collaborazione con la Biblioteca Comunale "Mons. Amatulli" e Yes We Radio, hanno presentato “Diamo voce alla Legalità: musica e parole contro le mafie”.
“La cultura e specialmente luoghi come la biblioteca, sono strumenti utili per contrastare l’illegalità, tra l’altro è un posto dove i bambini sono di casa” - queste le parole di Giuseppe Basile - direttore della Biblioteca Comunale, che ha accolto e ringraziato i ragazzi e le maestre Annalisa Villino e Maria Laera che “hanno guidato con spirito materno e con professionalità i bambini lungo questo percorso di vita”.
L’incontro è stato condotto dal team di Yes We Radio composto da Rosalba Liuzzi, Dario Elefante, Daniela Della Corte, Francesco Fusillo, Roberto Netti, Fabio Tralci, Gabriele Zanini, Pierfrancesco Trisolini, Domenico Mezzapesa e Margherita Tinelli che hanno dato voce ai ragazzi.Gli stessi si sono cimentati nella lettura di considerazioni personali riguardanti il tema e nel raccontare storie tratte da libri "scovati" in biblioteca: “La mafia spiegata ai bambini” di Marco Rizzo e “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando; ad accompagnare le letture, pezzi musicali come “Con cuore” di Jovanotti, “I cento passi” e “Libera terra” dei Modena City Rambles, “Esercito silente” di Carmen Consoli, “Don Raffaè” di Fabrizio De Andrè, “E fora chiovi” dei Perturbazione e “Pensa” di Fabrizio Moro.
Infine lo stesso Giuseppe Basile ha letto il discorso di Paolo Borsellino in riferimento alla morte di Giovanni Falcone, tratto dal libro “Il vile agguato” di Enrico Deaglio, accompagnato dal brano “A terra vola”.
Un incontro, dunque, che ha permesso di riunire tre diverse realtà: biblioteca, scuola e radio ma soprattutto commovente ed emblematico perchè caratterizzato da un tema forte come quello dell’illegalità, che purtroppo riscontriamo anche nel quotidiano e che è necessario affrontare con i bambini che saranno i cittadini del futuro.
“Parlate della mafia, parlatene alla radio, parlatene in televisione e sui giornali, però parlatene...” (cit. Paolo Borsellino).